Venosa – Cinema Lovaglio – 159^ Rassegna 18 gennaio 16 febbraio 2024 , I casi della vita, di Chiara Lostaglio

 

Venosa – Cinema Lovaglio – 159^ Rassegna 18 gennaio 16 febbraio 2024

                                     I casi della vita

di Chiara Lostaglio

“La sala cinematografica è luogo di ipnosi collettiva”. Lo sosteneva il mitico regista spagnolo Luis Buñuel. Ed è convivio di idee a confronto, laboratorio di critica e di giudizio. Pertanto, come CineClub “De Sica”- Cinit invitiamo da sempre alla visione pubblica nel buio della sala. E ce la offre da decenni il cinema Lovaglio a Venosa – unica dell’area nord in regione – dove la signora Lidia propone mensilmente almeno 5 opere d’autore in rassegna recentemente usciti: I casi della vita è l’ultima che parte dal 18 gennaio. Coadiuvato dal figlio Livio, si riparte con il capolavoro di Woody Allen Un colpo di fortuna che, all’ultima Mostra di Venezia, ha entusiasmato pubblico e critica. Con il suo 50° capolavoro, l’86enne maestro ci conduce nel caso e nel caos dei sentimenti: è convinto – nei suoi film – che “Dio giochi a dadi con l’universo.” Qui il dio-caso è il più fantasioso inventore di storie, siano tragedie o siano commedie. Nel genio newyorkese l’arte del racconto, della visione interiore, del chi siamo, si collocano nella gestione quotidiana delle relazioni, specie quelle di coppia. Woody Allen sa coniugare sentimenti e azione: è la filosofia greca che annuncia modernità, nella sua ambivalenza giocata fra il bene e il male, concetti che sa rileggere dai maestri Bergman e Kurosawa. A seguire il 25 e 26 gennaio il film One life di James Hawes, che ci pone al cospetto di due immensi attori: il premio Oscar Antony Hopkins e Helena Bonam Carter. Siamo alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, 1938. Nicholas Winton, londinese, 29 anni, agente di borsa, avverte la minaccia dell’invasione tedesca e pertanto organizza un piano di salvataggio noto come Operazione Kindertransport per centinaia di bambini, molti di religione ebraica. Tratto dalla biografia “If It’s Not Impossible. The Life of Sir Nicholas Winton” di Barbara Winton, il film ci rende partecipi di quanto, in quei drammatici anni, l’umanità sia prevalsa contro il male assoluto. L’1 e il 2 febbraio la rassegna ci regala il ventesimo capolavoro del cineasta norvegese Aki Kaurismaki, Foglie al vento, vincitore del Premio della Giuria al 76° Festival del Cinema di Cannes. Maestro di un cinema minimalista, questo suo ultimo gioiello rappresenta un manifesto della propria idea di rappresentare la realtà, a partire da individualità pressocché anonime, ai margini e, mediante la sua capacità di fare cinema, diventano vettori di speranza in una realtà che non sembra offrirne. L’8 e il 9 febbraio al Lovaglio il film straniero candidato agli Oscar 2024 per la Francia: Anatomia di una caduta di Sandra Huller, Palma d’oro a Cannes, che probabilmente potrà dare filo da torcere al film di Matteo Garrone per l’ambita statuetta, e ha gia vinto di recente il Golden Globe. Sandra è lei stessa ad interpretarla, il marito Samuel (Theis) verrà trovato morto caduto dall’alto del suo studio, forse suicida, forse assassinato. Il processo diventa parte integrante della sceneggiatura, ben scritta e puntuale, come sanno spesso essere i film francesi. La 159^ rassegna del Lovaglio si chiude il 15 e 16 febbraio con l’unico film italiano: Palazzina Laf, film fresco nella sua narrazione. E’ l’opera prima di Michele Riondino che ritorna nella sua Taranto, “città simbolo alle prese nel suo ambivalente dramma: la salute o il lavoro. Ed è qui, nelle contraddizioni gestionali della acciaieria fra le più imponenti d’Europa, che Riondino evoca, non senza ilarità, l’impegno civile e la depressione da tempi moderni. Riondino gira un lavoro collettivo, interprete il suo amico Elio Germano, in una città fortemente inquinata. Taranto può essere un laboratorio collettivo di futuro oltre la fabbrica che inquina. Il buon cinema ce ne dà conto.”