Ferdinando Scianna – Il fotografo dell’ombra, RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA

Ferdinando Scianna – Il fotografo dell’ombra, RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA

credits e sinossi : https://www.labiennale.org/it/cinema/2025/fuori-concorso/ferdinando-scianna-il-fotografo-dellombra

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Ferdinando Scianna – Il fotografo dell’ombra

Fuori Concorso

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Regia: Roberto Andò
Produzione: Bibi Film in collaborazione con Rai Cultura
Durata: 86’
Lingua: Italiano
Paesi: Italia
Interpreti: Ferdinando Scianna, Giuseppe Tornatore, Gianni Berengo Gardin, Silvano Nigro, Dacia Maraini, Marco Belpoliti, Mimmo Paladino, Vincenzo Campo, Renata Colorni, Carlo Ottaviano, Nonuccio Di Quarto, Pupetta Lo Galbo, Tanina Visconti
Fotografia: Matteo Pedicini
Montaggio: Maria Fantastica Valmori
Musica: Michele Braga
Suono: Maximilien Gobiet, Marta Billingsley, Paolo Segat

 

 

Sinossi

Mangiatore di vita, Ferdinando Scianna è oggi un signore di oltre ottant’anni, con una mente scattante, piena di storie incredibili. Può persino raccontare di aver fatto delle prove di morte.
Entrare nella sua vita vuol dire ripercorrere un’esistenza segnata da incontri con alcuni giganti della cultura del Novecento, intessuta di amicizie e domande sul senso del fotografare, sul significato che può ancora avere produrre delle immagini. Scianna rivendica la specificità della fotografia, affrancandola dall’essere una forma d’arte. È un’altra cosa, dice. Le attribuisce la funzione insostituibile di sonda del reale, in un’epoca in cui le immagini sembrano nascondere più che rivelare, e la realtà pare sul punto di sparire.
È affascinante quando parla, Scianna: irresistibile. Lo vedremo in azione durante un viaggio a Bagheria, mentre va a ritrovare vecchi amici che ha fotografato in gioventù e vuole ri-fotografare.
Lo vedremo cercare tracce di Sciascia nella sua casa di Palermo.
Lo vedremo a Milano, mentre srotola il filo della sua vita per raccontarcela, cercando di restituire quel quid che rende la fotografia un’avventura meravigliosa e un destino.

Commento del regista 

Da bambino, la Sicilia mi sembrava un luogo indecifrabile nelle sue caotiche contraddizioni. Troppa luce, e poi troppa ombra. Difficile prendere le misure, impossibile non sentirsi disorientati.
Ho cominciato a ragionare sul caos che mi circondava attraverso le parole degli scrittori siciliani, su tutti Leonardo Sciascia. In parallelo, ho scoperto le foto dei grandi fotografi siciliani, in primis quelle di Scianna. Questo film è un modo per riconoscere il senso di quell’influenza, in cui si combinano, come sempre accade con la fotografia, la mente, l’occhio e il cuore. È raro trovare un fotografo che abbia espresso con tanta intensità le tensioni profonde della fotografia, come ha fatto Ferdinando.
E che si sia raccontato anche attraverso la scrittura, in dialogo costante con la grande letteratura.
Cresciuto in una civiltà in cui il fotografo era “uno che ammazza i vivi e resuscita i morti”, Scianna appartiene alla categoria dei fotografi raccontatori. Guardando alla sua opera, si ha l’impressione di leggere un grande romanzo da cui emergono luoghi, volti e voci del mondo. Un romanzo che celebra la dignità e la contraddizione umana. Un romanzo costruito sulla luce, a partire dall’ombra.

PRODUZIONE/DISTRIBUZIONE

PRODUZIONE:
Bibi Film Tv S.r.l. – Angelo Barbagallo
Via Caio Mario, 27
00192 Roma, Italia
Tel: +39 3351280245
E-mail: angelo@bibifilmtv.com
Web: http://www.bibifilmtv.com

DISTRIBUZIONE ITALIANA:
Fandango – Gianluca Pignataro, Francesca Esposito
Viale Gorizia, 19
00198 Roma, Italia
Tel: +39 3351254255
E-mail: gianluca.pignataro@fandango.it, francesca.esposito@fandango.it
Web: http://www.fandango.it

UFFICIO STAMPA:
Anna Rita Peritore
Via Caio Mario
00192 Roma, Italy
Tel: +39 3483419167
E-mail: annarita.peritore@yahoo.it
Ulteriori addetti: Daniela Staffa – press.staffa@gmail.com

 

RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA: Roberto Andò non sbaglia mai un film. Nelle sue note di regia, che leggete qui sopra, riconosce che le persone che maggiormente hanno influenzato la sua formazione sono stati Leonardo Sciascia per i racconti con la parola scritta e Ferdinando Sciascia per i racconti per immagini. Andò lo racconta da par suo, con la sua propria arte ed il suo proprio mestiere, quello delle immagini in movimento e dei dialoghi filmati. Come al solito, ne trae un capolavoro assoluto di arte cinematografica, favorito dall’oggetto di indagine che è, di per sé stesso, un capolavoro vivente.

 

VALUTAZIONE SINTETICA: 9