Lo schiaccianoci 3D
(“The Nutcracker in 3D”)
Genere: Fantastico
Nazione: Gran Bretagna e Ungheria
Anno produzione: 2010
Durata: 110’
Regia: Andrej Končalovskij
Sceneggiatura: Andrej Končalovskij. Basato sulla storia che ispirò il compositore russo Pëtr Il’ič Čajkovskij (1840 – 1893) a creare l’omonimo balletto (1891 – 1892)
Cast: Elle Fanning, Nathan Lane, John Turturro, Frances de la Tour, Richard E. Grant, Yulia Visotskaya, Charlie Rowe
Produzione: Goldcrest Post Production London, HCC Media Group
Distribuzione: M2 Pictures
La danza, la musica, il sogno
Dalla fantasia del regista russo Andrej Končalovskij, l’amatissima favola dello Schiaccianoci prende vita in 3D. La storia segue le vicende di una bambina di nove anni (Mary), il cui monotono Natale viennese si riempie improvvisamente di emozioni dopo l’arrivo dello zio Albert che ha un regalo per lei: uno schiaccianoci magico! La sera della vigilia, il nuovo giocattolo prende vita e accompagna la ragazza in un viaggio nel suo mondo fantastico fatto di fate e balocchi animati. Presto lei si accorge che questo regno meraviglioso è minacciato dal tirannico Re Topo e dalla sua perfida madre…
Un calderone fiabesco
“Lo Schiaccianoci è una favola tradizionale sulla lotta tra il bene e il male, la classica forma narrativa della cultura infantile”, ha avuto di affermare Končalovskij, continuando dicendo, “Abbiamo utilizzato la narrazione basilare per raccontare una storia nuova, introducendo elementi appassionanti che vanno al di là della fiaba originale. Ma è una storia che fa sempre riferimento agli stessi archetipi: i rapporti familiari, la solitudine che si soffre a una certa età e gli ideali dell’amore, del coraggio e dell’accettazione”. Ecco, tutte queste cose non le troverete nel film. L’opera scritta nel 1816 da E. T. A. Hoffmann (1776 – 1822) e resa in musica dal magnifico balletto di Čajkovskij è qui rappresentata in una pellicola senza anima, nella unica aspettativa – alla sua uscita anni fa – di incassare qualche soldo durante il periodo festivo, forse per recuperare gli scarsi successi al botteghino Oltreoceano.
Non si mettono certo in dubbio le buone intenzioni nella produzione del film, tuttavia è palese che ci si è concentrati esclusivamente sulla parte tecnica della operazione, trascurandone invece il cuore letterario, la sceneggiatura e i dialoghi. Si è inoltre provato in modo goffo a copiare lo stile fiabesco della Disney, ma i topi nazisti di Končalovskij sono ben lontani dai classici che hanno reso famosa la major americana.
Una discreta animazione e delle eccellenti scenografie non salvano purtroppo una trama banale, la quale riprende il tipico spunto collegato alla fantasia di una bambina che porta a varcare la soglia di insoliti, fantastici mondi, inaccessibili per gli adulti, basta pensare a Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (“Alice’s Adventures in Wonderland”, 1865) di Lewis Carroll (al secolo Charles Lutwidge Dodgson, 1832 – 1898), questo sì un autentico capolavoro targato Disney, nella sua versione animata del 1951.
Quel che resta dopo la visione della pellicola qui recensita è solo tanta confusione, generata da un calderone fiabesco che prova a incantare senza sforzarsi né di divertire né di far sognare. Formalmente Lo schiaccianoci 3D è un prodotto fatto con cura. Ciononostante, forse a Natale sarebbe auspicabile regalare ai nostri figli una favola che aiuti a coltivare quella fantasia che è una parte fondamentale nella formazione di ogni essere umano, e questo film non ha nulla da offrire da questo punto di vista.
Riccardo Rosati
