VENEZIA 76 : Verdict (recensione di Catello Masullo)

Verdict

VENEZIA 76 : RECENSIONE DI CATELLO MASULLO (29 agosto 2019)

(Credits e sinossi dal sito della Biennale)

 

CANDIDATO AL PREMIO DI CRITICA SOCIALE SORRISO DIVERSO VENEZIA 2019

Verdict

Orizzonti

Regia: Raymund Ribay Gutierrez
Produzione: Centerstage Productions (Brillante Ma Mendoza), Films Boutique (Nicolas Brigaud-Robert, Jean Christophe Simon)
Durata: 126’
Lingua: filippino, inglese
Paesi: Filippine, Francia
Interpreti: Max Eigenmann, Kristoffer King, Jorden Suan, Rene Durian
Sceneggiatura: Raymund Ribay Gutierrez
Fotografia: Joshua A.Reyles
Montaggio: Diego Marx Dobles
Scenografia: Ryan Faustino
Suono: Brian Dumaguina
Effetti visivi: Marvin Jose

Sinossi

Joy vive a Manila con la figlia Angel di sei anni e il marito Dante, un piccolo criminale. Come spesso accade, una sera l’uomo torna a casa ubriaco e picchia la moglie selvaggiamente. Stavolta però, fa del male anche ad Angel. Finalmente, Joy va con la bambina al posto di polizia per denunciare il marito e mandarlo in prigione; scopre tuttavia che la giustizia nel migliore dei casi è lenta, a volte persino impossibile da ottenere. Non senza motivo, sente che lei e la bambina sono sempre più in pericolo.

Commento del regista

La violenza domestica è la forma di abuso più diffusa nelle Filippine. Ho voluto fare un film sull’argomento dopo aver incontrato una donna, sottoposta a un controllo medico legale, che aveva lividi su tutto il corpo. Aveva subito violenza dal marito durante un litigio. Seguendo il suo caso, ho poi scoperto che non aveva continuato l’iter giudiziario perché di fatto impraticabile.
Il costo di una procedura giudiziaria è astronomico per un filippino medio. In queste circostanze, la società considera equo il sistema legale e si aspetta che lo sia sotto tutti gli aspetti, sia per l’imputato sia per la vittima. Con il film, cerco di dimostrare che a volte l’equità nel contenzioso porta a una procedura più complessa che si traduce nell’impunità dell’accusato. La regolarità delle procedure giudiziarie è importante, ma se le procedure stesse diventano l’unico scopo, rischiano di stravolgere quella giustizia che dovrebbero garantire. A volte la giustizia deve essere tempestiva per essere veramente giusta.
Se il tempo necessario a raggiungere un verdetto è irragionevolmente lungo, il procedimento finisce per negare il suo vero scopo e significato: cercare innanzitutto la giustizia.

Produzione/Distribuzione

PRODUZIONE 1: Brillante Ma Mendoza – Centerstage Productions
947 Busilak St. Barangka Drive
1550 – Mandaluyong, Philippines
Tel. + 493069537850
contact@filmsboutique.com

PRODUZIONE 2: Nicolas Brigaud-Robert,Jean-Christophe Simon – Films Boutique
5, rue Nicolas Flamel
75004 – Paris, France
Tel. + 493069537850
simon@filmsboutique.com

DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE: Balsan Louis – Films Boutique
Köpenicker Straße 184
10997 – Berlin, Germany
Tel. + 493069537850
contact@filmsboutique.com

UFFICIO STAMPA: Claudia Tomassini & associates – International Film Publicity
Claudia Tommassini Mobile: +49 173 205 5794
claudia@claudiatomassini.com Cristina Casati
venicepr@claudiatomassini.com
www.claudiatomassini.com

 

RECENSIONE : Raymund Ribay Gutierrez racconta con uno stile personale, camera a mano, immagine mosse. Primi piani ravvicinati. La macchina bracca i protagonisti e porta lo spettatore all’interno della scena. Il film e’ lineare, al limite del didascalico. Secondo la poetica della rappresentazione filmica il più possibile vicino alla realtà, propria dell’autore e del suo mentore, Brillante Ma Mendoza , qui in funzione di produttore. Porta alla luce una triste realtà, comune a tanti altri paesi in cui i diritti delle donne vengono conculcati quotidianamente, non solo nelle famiglie, ma anche in tribunale.

Curiosità : ho chiesto al regista : “nella fase iniziale del film l’impressione e’ che il sistema di polizia ed il sistema giudiziario siano incredibilmente rapidi ed efficienti, nonostante il caos in cui si trovano ad operare. Avviene realmente così, con la polizia che arresta immediatamente il sospettato e la procura che istruisce il caso in tempo reale? Durante il dibattimento, quando viene chiesto al marito picchiatore se, amando molto la moglie, come aveva da poco dichiarato, si ritenesse per questo in diritto di farle del male, lui risponde affermativamente. Allora si tratta di un fatto culturale? Esistono altri casi simili?”. Questa la risposta del giovane regista Raymund Ribay Gutierrez ; “quello che accade nelle Filippine  e’ veloce all’inizio, ma quando si entra nel sistema diventa moto lento. Non possiamo biasimare il sistema giudiziario, siamo inondati di casi, e’ la lotta per la sopravvivenza. Il sistema legale rappresentato da chi lavora in questo sistema, a volte le decisioni rispecchiano le aspettative, a volte no. Per la vittima quella decisione può cambiare molto. Per la preparazione del film  ho intervistato molte donne abusate e molti mariti. Le ragioni per l’abuso erano : “sono cresciuto in questo ambiente in cui l’amore viene espresso in questo modo. Non so quello che e’ giusto e quello che e’ sbagliato”. Nei sobborghi di Manila e’ così. Cerco di rappresentare i personaggi in modo umano. Dante può essere un cattivo marito, ma un buon padre. Tutti siamo un po’ corrotti”.

Un’altro ei componenti della giuria del “Premio di Critica Sociale – Sorriso Diverso Venezia 2019”, Rossella Pozza, ha chiesto :”durante l’udienza si vedono le persone con un segno sulla fronte, cosa significa?”. Il regista ha precisato : “siamo uno dei paesi più religiosi nel mondo. Era il mercoledì delle ceneri”.

VALUTAZIONE SINTETICA COMPLESSIVA : 7