VENEZIA 76 : IL PIANETA IN MARE (rcensione di Rossella Pozza)

VENEZIA 76 : RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA (4 settembre)

CANDIDATO AL PREMIO DI CRITICA SOCIALE SORRISO DIVERSO VENEZIA 2019

TITOLO : IL PIANETA IN MARE

REGIA : Andrea Segre

SCENEGGIATURA: Andrea Segre, Gianfranco Bettin

INTERPRETI PRINCIPALI: Tamim Kayum, Mattia Gobbo, , Nicoletta Zago, Lucio Sabbadin, Giulio Marcon, Marco Dalla Libera, Violetta Bovo detta “Viola”,  Marian Erimia, Constantin Voda, Mass Fall, Enrico Vian

PRODUZIONE: Andrea Segre per ZaLab Film, Rai Cinema, Istituto Luce Cinecitta’

ORIGINE : Italia, 2019

 DISTRIBUZIONE : ZaLab Film

DURATA: 96’

SOGGETTO : Documentario

Sinossi (dal Pressbook) : Entrare nel pianeta industriale di Marghera, cuore meccanico della Laguna di Venezia, che da cento anni non smette di pulsare: un mondo in bilico tra il suo ingombrante passato e il suo futuro incerto, dove lavorano operai di oltre 60 nazionalità diverse. Perdersi  e  stupirsi in  luoghi  mai  raggiunti  prima, come  il  ventre  d’acciaio delle  grandi  navi  in costruzione, le ombre dei bastioni abbandonati del Petrolchimico, gli alti forni e le ciminiere delle raffinerie, il nuovo mondo telematico di Vega o le centinaia di container che navi intercontinentali scaricano senza sosta ai bordi dell’immobile Laguna. Attraverso le vite di operai, manager, camionisti e della cuoca dell’ultima trattoria del Pianeta Marghera, le immagini di Andrea Segre ci aiutano a capire cosa è rimasto del grande sogno di progresso industriale del Pianeta Italia, oggi immerso, dopo le crisi e le ferite del recente passato, nel flusso globale dell’economia e delle migrazioni.

Note di regia (dal Pressbook) : Negli  ultimi due anni a chiunque io abbia detto che stavo lavorando ad un  film su Marghera la risposta era sempre: “Ah, perché esiste ancora Marghera?”. Le tante ferite e le tante crisi che hanno attraversato questa zona industriale, come molte altre in Italia, hanno costruito una grande rimozione nazionale. Crediamo che in quegli spazi non ci sia più nulla, più nessuno. Invece non è così. Un regista di cinema documentario ha un importante compito: portare le persone lì dove non possono o non vogliono entrare. Il Pianeta in mare nasce per questo.

RECENSIONE : Andrea Segre si immerge, con immagini molto suggestive, in una realtà industriale che vive più di ricordi e di nostalgie, che di realtà attuali. Sceglie la struttura narrativa che alterna continuamente immagini di repertorio ad immagini del tempo presente. Il racconto e’ avvincente ed efficace, ma in alcuni casi un po’ troppo compiaciuto. Il regista si affeziona talmente tanto alle sue storie, che non riesce a distaccarsene, con la giusta asciuttezza e la giusta distanza.  

VALUTAZIONE SINTETICA COMPLESSIVA : 6.5/10