La recensione di Catello Masullo su “Giulia una storia qualunque”, di Vincenzo Ardito

La locandina di "Giulia una storia qualunque", corto finalista alla XIII edizione del Festival TSN

Recensione di Catello Masullo

Vincenzo Ardito, classe 1986, si diploma presso l’Accademia del Cinema di Enziteto nel 2010. Ha girato diversi cortometraggi, spot e videoclip. Si è impegnato a diffondere il cinema sociale, e in questo ambito si delinea il lavoro di ideazione e produzione di Quello che conta, primo film partecipato del suo genere nato in Italia grazie all’associazione da lui presieduta, Sinapsi Produzioni Partecipate, e I Superabili.

Giulia una storia qualunque è il risultato dal progetto “Carta bianca”, che è durato più di un anno e che ha coinvolto 50 pazienti psichiatrici nei centri EPASSS di Bari, Barletta e Grottaglie, nella regione Puglia. Un film riuscito, attento, rispettoso, coinvolgente ed emozionante, che ci porta con talento dentro il disagio mentale, senza mai scivolare negli stereotipi di genere. Un film importante e necessario, di grande impegno e di alta qualità cinematografica.

 

Valutazione sintetica : 7.5

 

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TITOLO Giulia una storia qualunque
DURATA 14’22’’
DATA DI REALIZZAZIONE 2018
REGIA Vincenzo Ardito
ETÀ 34
GENERE Drammatico
PRODUZIONE Sinapsi Produzioni Partecipate
PRODUTTORE Indipendente
NAZIONALITÀ PRODUTTORE Italiana
OPERA PRIMA No
LINGUA ORIGINALE Italiano
COLORE Colori
SCENEGGIATURA Vincenzo Ardito, Sergio Recchia
SOGGETTO Vincenzo Ardito
 

CAST ARTISTICO

Nome e Cognome

 

1.       ANNA TERIO

2.       MAILA DE SANTICS

3.       CARMELO ANTI

4.       MARIA PICCA

5.       FRANCESCO CASSANO

6.       LUIGI MITOLO

Ruolo

 

1.       Giulia

2.       Giulia piccola

3.       Carmelo

4.       Maria

5.       Fratello Giulia

6.       Padre Giulia

CAST TECNICO Nome e Cognome

1.       Vincenzo Ardito

2.       Vincenzo Ardito

3.       Sergio Recchia

4.       Vincenzo Ardito

5.       Marco Ranieri

6.       Tears of Sirens( Fabio Properzi e Giulia Riboli)

7.       Pierluca Ditano

8.       Renato Minichelli A.E.S

9.       Donato Casale C.S.I.

10.     Francesco Cucci

11.     Nicola Pertino

Ruolo

1.       Regia

2.       Soggetto

3.       Sceneggiatura

4.       Montaggio

5.       Direttore della Fotografia

6.       Musiche

7.       Aiuto Regia

8.       Suono di presa diretta

9.       Color correction

10.     Direttore di Produzione

11.     Operatore alla camera

SINOSSI Giulia è un fiore delicato, la quintessenza della purezza che è sbocciata sul cemento della città. Ha trent’anni, vuole fare la giornalista e una forte passione per il ballo. Vive con Peppe, suo fratello maggiore, che rappresenta il suo unico vero legame.

Ma lui deve trasferirsi. Giulia possiede, dentro sé, un universo di amici immaginari, posti evocativi e rapporti idilliaci che le tengono compagnia; ma porta anche il ricordo della prematura scomparsa paterna, che l’ha resa così fragile da rasentare l’instabilità.

Giulia ora deve affrontare un ostacolo che riguarda proprio il suo trauma più profondo: la paura di rimanere sola al mondo, fragile e indifesa com’è. L’idea è del cortometraggio è quella di restituire nel racconto filmico lo stato d’animo e le storie che il regista ha raccolto durante tutto il percorso di “Carta bianca”, un compito molto difficile. Per questo ha scelto di raccontare la storia di Giulia, che in qualche modo riassume tutte le storie delle persone che ha incontrato. È stato fatto un lavoro di racconto su tre livelli: il livello contemporaneo, quello del ricordo e il mondo interiore immaginato. Si è cercato di lavorare molto sui colori del cortometraggio, il rosso del dolore, il rosa dell’innocenza, il blu dell’incertezza per sottolineare le emozioni di Giulia.

Il monologo finale vuole essere una sorta di manifesto e di appello allo spettatore per cercare di immedesimarsi anche se per breve tempo in un malato psichiatrico.

 

NOTE “Giulia una storia qualunque” è il risultato dal progetto “Carta bianca”, che è durato più di un anno e ha coinvolto 50 pazienti psichiatrici nei centri EPASSS della regione Puglia, di Bari, Barletta e Grottaglie.

L’obiettivo principale del percorso è stato favorire l’inclusione sociale delle persone affette da problematiche psichiatriche e dare loro la possibilità di comunicare le lo storie, i loro vissuti e loro emozioni, e di raccontarle secondo il loro punto di vista.