La recensione di Paola Dei su “Plastica”, di Dario Ciulla

La locandina del cortometraggio "Plastica", finalista della XIII edizione del Festival TSN

Recensione di Paola Dei

Opera prima nelle vesti di regista per Dario Ciulla, che aveva collaborato nel 2015 a un film su Franco Scaldati. Il corto affronta il tema dell’inquinamento, evidenziando i possibili danni che l’abuso della plastica comporta, soprattutto a danno della sessualità maschile. La sceneggiatrice e il giovane regista hanno scelto di raccontare un problema universale attraverso la storia di una giovane coppia per indurci a una riflessione alla fine del film, e speriamo anche a una maggiore consapevolezza delle nostre scelte.
Sara e Michele, una giovane coppia nel pieno della passione amorosa, non riescono ad avere rapporti da mesi. Il ragazzo avverte una sensazione di svuotamento e non riesce a percepire nessuna forma di eccitazione. Ama ancora la sua ragazza e non riesce a spiegarsi ciò che gli sta accadendo, mentre lei sospetta la presenza di un’altra donna. Come ha sottolineato la sceneggiatrice: “L’idea è nata da un articolo inquietante che parlava di malformazioni dell’apparato riproduttore maschile nei neonati maschi. Attraverso delle licenze poetiche abbiamo voluto esprimere il problema facendolo passare per una semplice crisi di coppia, che in realtà nasconde un problema globale e futuro”.
Le licenze poetiche di cui parla Marta prendono spunto da articoli scientifici che negli ultimi anni si succedono in maniera esponenziale, mostrando dati inquietanti. Interessante l’aver collegato l’inquinamento ambientale alla relazione di coppia per sottolineare quanto nessuno sia distante dall’emergenza che il mondo sta vivendo. Per sottolineare gli aspetti psicologici il regista utilizza primi piani, riprese di interni e uno specchio, strumento importantissimo nel processo di acquisizione della propria identità. C’è un rapporto profondo fra l’individuo e la propria immagine allo specchio che, in questo caso evince sensazioni oscure e indecodificabili. Nel finale i due giovani artisti hanno scelto di non dare soluzioni, e questa è un’altra scelta intelligente, che pone l’amore come unica via da percorrere per trovare insieme vie d’uscita. Ma anche qui sorge naturale la domanda:”I danni all’apparato riproduttivo prodotti dalla plastica sono permanenti? Quanto un amore di una giovane coppia può sopportare lunghi periodi senza sesso?”.
A noi trovare le risposte. 

Plastica

Regia: Dario Ciulla
Sceneggiatura: Marta Angelucci
Durata: 8 minuti
Tipologia: Cortometraggio 
Genere: Drammatico 
Prodotto da: Damaus, DUEL Produzioni e Wrong Way Pictures
Interpreti: Andrea Ottavi, Martina Carletti, Marina Luisa Zanchi, Valentina Gemelli, Fabio Maffei
Organizzazione generale: Fabio Pasquali 
Partecipazioni: presentato al Taormina Film Fest, al Siciliambente, al PicentiA Short Film Festival, al Green Fest di Belgrado, alGeo FilmFestival, Tulipani di Seta Nera
Riconoscimenti: Premio TTPixel al Taormina Film Fest, menzione d’Onore Lega Ambiente e premio del pubblico al Picentia Short Film Festival, finalista al Festival Tulipani di Seta Nera. 
STELLETTE: ***