GRAZIE MICHELE di Rosario Errico, recensione di Armando Lostaglio

CRITICO: ARMANDO LOSTAGLIO

TULIPANI di SETA NERA 2023

 

GRAZIE MICHELE di Rosario Errico

Si gusta con distensione e garbo il cortometraggio Grazie Michele che ha meritato il giusto riconoscimento al festival del Cinema sociale Tulipani di Seta Nera, fondato da Diego Righini e Paola Tassone (XVI edizione). La regia di Rosario Errico è ben orientata a descrivere personaggi e situazioni: trattare di ragazzi con patologia può sembrare talvolta una accondiscendente retorica buonista. Invece Errico la evita, fa del racconto breve un incontro giocoso come di un eterno fanciullino pascoliano. La fotografia e le scene condensate fanno il resto. E pure la credibilità degli attori, malgrado prevalga una gestualità che riterremmo inconsueta, con toni vocali e movenze come in una ininterrotta fiction tv; denotano la caratteristica del moderno raccontare, a scanso di pur utili orpelli autoriali.

Lo spettatore critico cerca di infilzare le sequenze di una visione propria come fa l’entomologo con la farfalla. E talvolta guarda più in là dell’autore stesso: mai appare pago del proprio esercizio ermeneutico, cerca un ipotetico duello fra l’io e la visione interiore suggerita dalle immagini del film. Ecco dunque che il gioco visuale del cortometraggio offertoci da Rosario Errico ci riproduce affetti ed effetti di rara leggerezza, in un afflato che fa di Michele il portatore sano di dolcezza e tenerezza. I due protagonisti sono affetti da sindrome Down per la prima volta sugli schermi, Valerio Catoia e Andrea Salcone: il primo è stato insignito di un’onorificenza dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver salvato una ragazza che stava annegando, quale ‘poliziotto ad honorem’. Sottolinea il regista Errico: il film supera tutti i preconcetti relativi alla discriminazione verso l’inabilità e ne esalta il contrario. Direttore della fotografia è Blasco Giurato che ci ha lasciato da poco, e sa esaltare le sequenze colorando i gesti giocosi dei protagonisti.