TRE REGOLE INFALLIBILI, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

TRE REGOLE INFALLIBILI, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

Tre regole infallibili

Regia

 

Sceneggiatura

 

(in ordine alfabetico)

Cast

 

 

Emmanuele Aita

Antonio

 

Guglielmo Aquaro

Bruno

 

Cristiana Dell’Anna

Claudia

 

Giuseppe Vitrano Lombardo

The seducer

 

Matteo Olivetti

Luca

 

Roberta Rigano

Luisa

Produzione

 

coordinating producer

producer

line producer

producer

Direzione della fotografia

 

Montaggio

 

Responsabile del casting

 

Scenografia

 

Costumista

 

Trucco

 

key hair stylist

makeup artist (as Sara Palladino)

Direzione della produzione

 

segretario di produzione

unit manager

Regista della seconda unità o assistente alla regia

 

first assistant director

Second First Assistant Director

second assistant director

Reparto artistico

 

set dresser

props

Reparto suono

 

boom operator

sound

Reparto camera e luci

 

first assistant camera

second assistant camera

gaffer

electrician

digital imaging technician

electrician

vtr operator

key grip

best boy grip

Casting

 

casting assistant

Costumi

 

assistant costume designer (credit only)

Reparto montaggio

 

digital color grading

assistant editor

dailies colorist

Segreteria di edizione

 

script supervisor

 

 

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Soddisfiamo prima di tutto la curiosità del lettore sul titolo. Il protagonista, Luca (Matteo Oivetti), così spiega all’adolescente Bruno (Guglielmo Acquaro): “Ci sono tre regole… infallibili. La prima: se non sai che dire, piuttosto che dire stronzate, muto. Fai un po’ il misterioso. Se però stai in silenzio per troppo tempo, dì la prima cosa che ti passa per la testa. Le ragazze con il silenzio si spaventano, pensano che sei strano. Poi la regola n. 2: devi fare le cose come se le sapessi fare da sempre. Anche se non le hai mai fatte… Poi c’è la terza regola, la più importante: devi andare con lei nei posti belli… / E se non c’hai i soldi, come fai a portarla nei posti belli? / Non servono i soldi, è pieno di posti belli!”. Il maestro dei maestri di cinema, Alfred Hitchcock, a sua volta , diceva che si sono tre regole infallibili per fare un capolavoro, o meglio, che servono tre cose fondamentali per fare un buon film: 1) la sceneggiatura, 2)  la sceneggiatura e 3) la sceneggiatura. Marco  Gianfreda, sceneggiatore, prima che regista di questo film, sicuramente le regole di Hitchcock le conosce, ma questa sceneggiatura non gli è riuscita proprio d’acciaio, diciamo così. Alcuni snodi narrativi non appaiono adeguatamente giustificati e/o verosimili. E la “finzione” del film finisce con il prevalere sulla “verità” del film, che è quella che lo spettatore percepisce e gli fa giudicare il film riuscito, in tutto o in parte. Attori volenterosi, confezione accettabile, per il resto.   

PREMI ALLA 27ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL “INVENTA UN FILM”, LENOLA (LT), 2025, DIRETTORE ARTISTICO ERMETE LABBADIA, SEZIONE LUNGOMETRAGGI “ORO INVISIBILE”:

  • Miglior Regia
  • Miglior attrice: Cristiana Dell’Anna 
  • Miglior fotografia: Corrado Serri

 

VALUTAZIONE SINTETICA: 6.5