VENEZIA 76 : SAYIDAT AL BAHR | SCALES (recensione di Rossella Pozza)

VENEZIA 76 : RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA

CANDIDATO AL PREMIO DI CRITICA SOCIALE SORRISO DIVERSO VENEZIA 2019

Estratto dalla cartella stampa 34. Settimana della Critica ( a Cura del Sindacato Critici Cinematografici Italiani)

SAYIDAT AL BAHR | SCALES

di Shahad Ameen, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Arabia Saudita, 2019. B/N, 74’

 

Sceneggiatura: Shahad Ameen. Fotografia: João Ribeiro, AIP. Montaggio: Shahnaz Dulaimy, Ewa Johansson-Lind, Ali Salloum. Musica: Mike e Fabien Kourtzer . Suono: Laurent Chassaigne. Scenografia: Martin Sullivan. Costumi: Hamada Atallah. Interpreti: Basima Hajjar, Ashraf Barhoum, Yagoub Alfarhan. Produzione: Ben Ross – Image Nation Abu Dhabi FZ LLC. Produzione esecutiva: Mohamed Al-daradji – Iraqi Independent Film Central. Co-produzione: Paul Miller – Escape Pictures, Stephen Strachan – Film Solution, Rula Nasser – The Immaginarium Films. Vendite internazionali: Cinetic (Nord America), AGC (Resto del mondo).

 

Una fiaba feroce e incantata diretta da una giovanissima regista saudita, dotata di un talento spettacolare. Un film cesellato in un bianco e nero scultoreo. Un romanzo di formazione lirico e visivamente abbagliante. Sensuale come il canto delle sirene. Misterioso e urgente. Una autentica sorpresa.

 

Sinossi

Hayat è una dodicenne caparbia che vive in un povero villaggio di pescatori governato da un’oscura tradizione, per la quale ogni famiglia deve sacrificare la propria figlia femmina alle creature del mare, che a loro volta vengono cacciate dagli uomini del villaggio. Sottratta a questo destino dal padre, Hayat viene emarginata e considerata una disgrazia, eppure non si arrende. Quando la madre dà alla luce un figlio maschio, Hayat deve scegliere se accettare la brutale usanza e sacrificarsi al mare, o se cercare una via di salvezza.

 

 

Shahad Ameen (1988) è nata e cresciuta a Jeddah in Arabia Saudita. Si è laureata in Video Production e Film Studies alla University of West London e ha un diploma in sceneggiatura. Ha realizzato i cortometraggi Our Own Musical, Leila’s Window (2011) e Eye & Mermaid (20123), quest’ultimo presentato ai festival di Dubai, Toronto e Stoccolma. Scales è il suo lungometraggio d’esordio.

 

 

RECENSIONE :  Film sorprendente , in un bianco e nero vintage, pasoliniano, girato in una location fascinosa e spettrale al contempo (Musandam, in Oman), che conferisce spessore e verosimiglianza alle terrificanti usanze tribali contro le quali si batte la giovane protagonista Hayat, ridotta a paria dalla sua comunità, che, per giunta, la considera una menagramo. Un film fantastico e metaforico, favolistico e edificante, che coglie appieno le istanze delle tematiche sulla parità di genere.

VALUTAZIONE SINTETICA COMPLESSIVA : 7/10